E’ facile associare al periodo Natalizio il balletto dello Schiaccianoci forse perché lo stesso, è ambientato proprio la vigilia di Natale e la sua prima volta andò in scena il 18 dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, con la coreografia di Lev Ivanov succeduto a Petipa che nel frattempo si era ammalato, e con R.Drigo direttore dell'Orchestra. Interpreti di quella "prima" furono grandi protagonisti ma come Pavelt Gerd, Olga Preobrajenska, Nicolaj Legat , ma ricorderemo la in modo particolare l’italiana Antonietta Dell'Era nel ruolo della splendida Fata Confetto. La storia del balletto Lo Schiaccianoci è divisa in due atti. Il primo si svolge durante la vigilia di Natale agli inizi dell’Ottocento nella casa del borgomastro di Norimberga che decide di indire una festa per i suoi conoscenti e i loro figli.
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Cari lettori, bentrovati! Abbiamo precedentemente parlato delle scarpette da punte ed oggi rispondo ad un quesito che spesso viene rivolto alla Maestra ovvero “Quale scarpetta mi metto?”. Una domanda difficile a cui tutte le maestre di danza si trovano a rispondere, una domanda che spesso mette in difficoltà, questo perché la scelta della scarpetta da punta è una grossa responsabilità per l’insegnante che deve consigliare la scarpa giusta per il piede di ogni allieva. Cari lettori, oggi, nel commemorare la imminente festività dei defunti, vorrei parlarvi delle "danze...dei morti". Ogni Paese di questo globo, celebra i defunti. La ricorrenza de "tutti i santi e defunti" per i cattolici è una usanza religiosa: presso la chiesa di San Bernardino, nel milanese si trova posto l’ossario, le cui pareti furono ornate nel ’600 da centinaia di resti umani. Cari lettori, bentrovati! Devo ringraziare coloro che mi hanno scritto dandomi la loro preferenza riguardo l’argomento di cui vi ho parlato nel precedente articolo, diviso in tre parti, che citava i più famosi “Balletti di Repertorio”. Una domanda mi è stata posta da parecchi di voi …ed è proprio di questo argomento che vi parlerò in questo articolo: “Quando è preferibile iniziare lo studio delle punte? ” Cari lettori, bentrovati! In questa seconda parte continuiamo la conoscenza dei più famosi “Balletti di Repertorio” : LA SYLPHIDE Con le coreografie di Bournonville su musiche di Lovenskjold nel 1836 fu creato ancora un balletto romantico in cui il protagonista James, un contadino scozzese, alla viglia delle nozze si innamora di una sfuggente creatura dei boschi, la silfide che riesce a sottrarlo alla sua promessa sposa durante la festa del loro matrimonio. Per legare a se la silfide, James le getta sulle spalle un velo incatato, ma il velo è una vendetta della strega Magda e appena la silfide tocca il velo le perde le ali e muore. James allora perde i sensi, e la sua promessa sposa abbandonata si unisce ad un altro. Cari lettori, bentrovati! Dopo aver parlato de “l'essenza della danza” attraverso le parole di Rudolf Nureyev (vedi pubblicazione del 17 agosto 2014), oggi (prima parte) voglio farvi conoscere i BALLETTI DI REPERTORIO. Viene definito ancora oggi “Balletto” e racchiude insieme danza, musica, dramma, poesie, scenografia e costumi. Cari lettori, bentrovati! Oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione cosa sia la vera essenza della danza, e per farlo vi propongo uno stralcio tratto da una biografia, che vi consiglio di leggere, del ballerino e coreografo Rudolf Nureyev. "Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, percorrere quei due chilometri a piedi per raggiungere la scuola di danza. Cari lettori, bentrovati! È ritornata la mia rubrica dedicata alla danza ed il suo mondo! Per coloro che nn lo avessero fatto, vi esorto a leggere gli altri precedenti articoli per assaporare i successivi. "Mi sono innamorata della danza perché è l’unica arte che si avvicina all’amore. Si fa con il corpo, l’anima e il cuore, almeno nei casi migliori" Questa frase di VITTORIA OTTOLENGHI dal 1956 giornalista e critico della danza ci fa comprendere che ha speso una vita a proporre cultura utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. La sua trasmissione “Maratona d’Estate” ha fatto conoscere la storia della danza e del balletto in particolare al grande pubblico, svelando retroscena, portando sempre un grandissimo livello qualitativo a disposizione di tutti. Critico attento e mai superficiale, è stata amica di grandissimi danzatori come Nureyev. Ha curato una serie di attività di altissimo livello e pregio, ne cito una fra tutte: la collaborazione col festival dei due Mondi si Spoleto. Ci lascia nel 2012. "La Danza è la più effimera delle arti, la più preziosa. Perché quando è finita, è finita per sempre. E ne resta soltanto una luce abbagliante nella memoria" cit. V.O. E di luce abbagliante parliamo anche quando nominiamo SILVIO ODDI il ballerino che, meno di un mese fa, a causa di un infarto a soli 43 anni si è spento lasciando tutti sgomenti. Io personalmente, e concedetevi questa parentesi, ho conosciuto Silvio non solamente come l'eccellente professionista, quale è stato, ma un gran Signore nella vita quotidiana, un Amico col quale ho condiviso una bella amicizia dal 1994. Un ballerino che inizia la sua carriera televisiva, a fianco di Lorella Cuccarini, che a soli 17 anni , lo ha fortemente voluto accanto a sé per il suo carisma e per la sua esplosiva presenza scenica.."un instancabile professionista di talento e qualità" Impegnato come insegnante nella sua scuola di Monte Carlo, in seguito a Londra è stato un coreografo e giudice della trasmissione televisiva Amici. Dopo questo doveroso saluto a questi due grandi personaggi colgo l'occasione per ricordarvi che... Se volete scrivermi, parlarmi delle vostre esperienze, sensazioni, emozioni… pormi delle domande.... continuate a farlo! Al seguente indirizzo [email protected] potrebbero anche essere pubblicati! |