Dopo il refendum in Grecia di domenica scorsa un'altra nazione, per motivi diversi, è pronta ad uscire dall'Euro: l'Austria. Nell'arco di una settimana sono state raccolte più di 260.000 firme per una petizione che obbliga il parlamento austriaco a legiferare o indire un referendum per consentire ai cittadini di dire la loro su una possibile uscita dall'Euro e dall'Unione Europea. La crisi greca sta richiamando l'attenzione dei cittadini europei alimentando non poche preoccupazioni. La Grecia è ad un passo dal fallimento con tutte le conseguenze che porterà ai cittadini greci e agli stati europei a rischio contagio, tra cui il nostro.
E' abbastanza complesso cercare di spiegare tutte le cause che stanno portando alla crisi greca (sono davvero tante e non tutte imputabili a scelte dei governi ellenici) ma un dato di fatto è che, a più di 10 anni dall'entrata in vigore della moneta unica, si comprende che i tempi non erano maturi per questo passo. Perchè? Perchè la moneta unica doveva essere il passo successivo a quello dell'unione di tutti gli stati in un unico grande stato europeo (cosa che ad oggi non esiste) con un presidente eletto dal popolo e capace di governare secondo il modello statunitense. Ad oggi le istituzioni europee hanno poco potere di governo e vengono "usate" a proprio uso e consumo dalle potenze economiche europee (Germania e Francia) che decidono le politiche economiche dell'unione e si prendono il lusso di ricattare questo o quell'altro stato. Nel caso greco il torto, come sempre, sta a metà: da un lato l'europa non ha posto condizioni e parametri raggiungibili e si è impuntata sull'austerità; dall'altro lato il governo greco ha perso 5 mesi di tempo per attuare riforme e far ripartire la Grecia facendo solo propaganda e mostrando i muscoli con chi doveva e poteva aiutare a superare la crisi. Sembra pure banale spiegata così in quattro parole ma il punto è che quando un governo prende una decisione, con il volere del popolo, deve portare la questione fino in fondo: non ha senso che Tsipras per mesi ha minacciato l'Europa di uscire dall'Euro, con tutte le conseguenze del caso, e quando la Grecia sta per fallire chiede aiuto. L'Europa ad oggi non è un processo irreversibile e ci sono pro e contro relativamente ad un'uscita da parte di uno stato membro che variano, e sono diverse da stato a stato. Dipendono dalla solidità e produttività della propria economia, dalla capacità di attrarre investimenti, dalla capacità di essere competitivi al di fuori dal contesto europeo. In questa ottica è il pensiero del popolo austriaco: loro non rischiano il fallimento, ma semplicemente non trovano vantaggiosa per la loro economia e per i propri cittadini la prospettiva europea e vogliono chiamarsene fuori, riacquistando sovranità nazionale e monetaria. Come in tutti i casi della vita non esistono scelte giuste o sbagliate, ma semplici scelte: è il tempo l'unico in grado di rivelarci se sono giuste o sbagliate. E su una possibile uscita dell'Italia dall'Europa e dall'Euro cosa ne pensate? Votate il nuovo sondaggio cliccando quì! A.V.
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