Cari lettori, bentrovati! Dopo aver parlato de “l'essenza della danza” attraverso le parole di Rudolf Nureyev (vedi pubblicazione del 17 agosto 2014), oggi (prima parte) voglio farvi conoscere i BALLETTI DI REPERTORIO. Viene definito ancora oggi “Balletto” e racchiude insieme danza, musica, dramma, poesie, scenografia e costumi. Diverse persone lavorano alla realizzazione di un Balletto anche se lo spettatore vede solamente i ballerini in scena, ma come ogni cosa che si vede… ce ne sono tante altre “dietro le quinte” che non si vedono, ma che sono fondamentali.
Molti famosi balletti, chiamati "di repertorio", sono un’eredità del passato tramandata nei secoli, sono spettacoli molto amati e che vengono proposti in tutti i teatri del mondo. La definizione di “Balletto” è utilizzata anche per uno spettacolo di danza che non si basa solo sul genere accademico (anche se è sempre presente una componente tecnica relativa a posizioni, salti, giri, punte, etc.) e che può essere arricchito di elementi diversi a seconda della formazione e creatività del coreografo. A seguire vi illustrerò alcuni dei più famosi “Balletti di Repertorio” GISELLE Creato nel 1841 ed è il balletto “romantico” per eccellenza. Le coreografie di Coralli e Perrot su musica di Adam narrano del Conte Albrecht, che travestito da popolano, lusinga la contadina Giselle. Nel giorno in cui è incoronata reginetta del villaggio la ragazza scopre che Albrecht è gia fidanzato, impazzisce e si uccide. Viene sepolta nel bosco, così come spetta ai suicidi e ogni notte danza con le altre Villi (le anime delle fanciulle tradite prima del matrimonio) e con la loro regina Myrtha che si vendica con gli uomini che incontra facendoli danzare fino alla morte. Albrecth in visita alla tomba di Giselle viene anch’esso catturato da Myrtha, ma riuscirà a salvarsi grazie all’amata che lo sostiene durante l’estenuante danza che finisce solo all’ alba del nuovo giorno. IL LAGO DEI CIGNI Apoteosi del balletto classico nasce nel 1895 coreografato da Petipa e Ivanov su musiche di Ciaikovsky racconta del principe Siegfried, a caccia coi suoi compagni, in una notte assiste alla trasformazione di un cigno in una bellissima fanciulla, la principessa Odette, la quale rivela il suo terribile segreto: i cigni del lago in realtà sono fanciulle vittime del mago Rothbart, condannate a riprendere le loro sembianze solo la notte a meno che no ricevano una promessa di amore eterno. Siegfried si promette a lei ma è tratto in inganno da Rothbart e infrange la promessa chiedendo la mano di Odile, a cui il mago ha dato le sembianze di Odette. In preda al rimorso, Siegfried si stringe a Odette e si getta con lei nel lago: la morte li unirà per sempre. LE SACRE DU PRINTEMPS Balletto cardine dell’evoluzione della danza verso la modernità coreografato nel 1913 da Nijinsky su musica di Stravinsky Ideato come opera di esaltazione dell’origine sacra del ballo e della musica, il balletto rappresenta un rito primitivo di fertilità che prevede il sacrificio di una fanciulla per propiziare il ritorno della nuova stagione. Alla sua prima rappresentazione , l’opera fu un vero e proprio scandalo sia per la tematica sia per l’innovatività della musica sia x l’interpretazione. Nel corso degli anni , rimaneggiata nella coreografia e spesso allontanata dal suo spirito originale, è stata riproposta con crescente successo. ROMEO E GIULIETTA Uno degli ultimi “fiori” della danza accademica creata nel 1965 da MacMillan che ne ha curato le coreografie su musica di Prokofiev (tratto dalla tragedia di Shakespeare). E’ un balletto lento e struggente che narra la tragica storia degli innamorati di Verona che si conoscono, ma appartenenti a famiglie di diverso rango sociale, non possono sperare di vivere insieme: il ballo, l’innamoramento, le nozze segrete e poi il fallimento dello stratagemma per cui i due giovani anziché fuggire liberi finiscono per togliersi la vita. Fine prima parte Scrivetemi… per parlarmi delle vostre esperienze, sensazioni, emozioni… pormi delle domande.... fatelo siete sempre più numerosi [email protected] !
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